Il centro di ricerca Fassa I-Lab emerge come motore fondamentale di innovazione per l’azienda veneta, grazie a un approccio integrato che unisce analisi chimico-fisica, sperimentazione sui materiali e sperimentazione diretta sui cantieri di restauro storico. Le attività, coordinate da un team multidisciplinare, includono la valutazione di materie prime alternative, l’uso di tecniche avanzate come la microscopia elettronica e la ricerca di soluzioni sostenibili per l’intero settore delle costruzioni. Secondo quanto spiegato dagli esperti interni, questo metodo consente di individuare con precisione la composizione e lo stato di conservazione di intonaci, malte per muratura e altri manufatti architettonici, permettendo la scelta dei sistemi più adatti a preservare l’autenticità di edifici antichi. L’obiettivo è ridurre gli impatti ambientali, mantenendo standard qualitativi elevati in termini di resistenza, durabilità e resa estetica.

Uno dei punti chiave di questo metodo consiste nelle indagini preliminari condotte sul campo, seguite poi da approfondite verifiche di laboratorio. In questo contesto, “Il nostro laboratorio analitico, equipaggiato con strumenti all’avanguardia e regolarmente aggiornati, si occupa dell’analisi approfondita dei campioni prelevati dal cantiere per identificare i materiali impiegati”, sottolinea Marco Bobba, Responsabile del Laboratorio Analitico, evidenziando l’importanza di diagnosticare con cura patologie come l’umidità di risalita o il biodeterioramento. Queste informazioni vengono trasmesse al dipartimento di Assistenza Tecnica, che elabora cicli di risanamento specifici, mettendo al centro compatibilità e rispetto dei materiali originari.

Parallelamente, la storica azienda di Spresiano mantiene alti standard produttivi attraverso controlli di qualità rigorosi, svolti sia nei singoli stabilimenti sia presso il laboratorio centrale. A tale riguardo, Bobba ribadisce: “Nell’ultimo anno il Laboratorio Analitico di Fassa Bortolo ha ricevuto ed analizzato circa 5mila campioni per un totale di circa 20mila analisi effettuate.” Tali test includono la caratterizzazione chimica e fisica dei prodotti intermedi e finiti, sempre con un’attenzione particolare a soluzioni in grado di ridurre le emissioni di anidride carbonica e contenere la presenza di sostanze potenzialmente nocive. In linea con la crescente domanda di bio-architettura, la società punta su materiali innovativi e riciclati che possano sostituire, almeno parzialmente, componenti a più alto impatto ambientale.

Anche la componente di Ricerca e Sviluppo trae vantaggio dal laboratorio di chimica analitica, definito come un vero e proprio “service” interno per il personale dell’area R&D. Questa divisione si dedica alla realizzazione di nuovi prodotti, come malte o intonaci avanzati, garantendo contemporaneamente la sicurezza e la riduzione dell’impronta ecologica. Come afferma Bobba, “La sostenibilità è una priorità per noi.” e ciò si traduce in studi sulla carbonatazione e sul potenziale riassorbimento di CO₂, specialmente nei materiali a base di calce. Inoltre, collaborazioni con università e istituti di ricerca aiutano a raffinare ulteriormente le metodologie, introducendo processi di testing accelerato in condizioni controllate e sperimentando tecnologie emergenti. Grazie a questo impegno, Fassa Bortolo conferma la sua vocazione alla qualità, all’innovazione e al rispetto dell’ambiente, posizionandosi tra i leader del settore edilizio nella ricerca di soluzioni sostenibili e durature per progetti di nuova costruzione e restauro.