Nelle ultime settimane la rivoluzione dell’auto elettrica è stata segnata dal trionfo di Xiaomi con il suo modello SU7. In un arco temporale di appena 43 giorni dal debutto sul mercato, il modello della casa cinese ha già totalizzato 10.000 unità vendute. Un traguardo notevole per un’azienda neofita nel panorama automobilistico, che ha saputo conquistare la fiducia di consumatori globali. Di fronte a una domanda in ascesa, Xiaomi ha dovuto incrementare la produzione, spingendo lo stabilimento di Yizhuang a Pechino a estendere l’orario lavorativo da otto a sedici ore al giorno. L’obiettivo è quello di raggiungere una produzione annua di oltre 150.000 veicoli, superando la soglia delle 100.000 unità attuali. La fabbricazione di una SU7 richiede soltanto 70 secondi, permettendo la realizzazione di circa 40 veicoli all’ora.
Ma cosa rende la SU7 così desiderabile? La berlina cinese si distingue per il suo design all’avanguardia e le sue caratteristiche tecniche di punta. Il nome SU sta per “Speed Ultra”, un riferimento alle sue prestazioni elettriche di alto livello, paragonabili a quelle di colossi come la Porsche Taycan Turbo e la Tesla Model 3. Il motore elettrico da 220kW della SU7 le consente di toccare i 210km/h, con una coppia di 400Nm e un’autonomia di 700 km grazie alla batteria da 70kWh. È disponibile anche una versione “Long Range” con una batteria da 94,3 kWh e un’autonomia di 830 km. Non manca una variante ancora più potente, la SU MAX, dotata di due motori elettrici per una potenza totale di 495kW, una velocità massima di 265km/h, una batteria da 101kWh e una coppia di oltre 800Nm, con un’autonomia di 810 km nel ciclo CLTC.
Oltre alle sue eccezionali prestazioni, la SU7 si fa notare anche per il suo prezzo competitivo, con il modello base offerto a circa 31.500 euro e la versione SU7 MAX a 38.000 euro. Questi fattori hanno contribuito a posizionare Xiaomi come un serio contendente nel settore.