Odysseus, il lander della società americana Intuitive Machines, avrebbe dovuto lasciare la Terra oggi, 14 febbraio, alla volta della Luna. Ma un contrattempo ha fatto slittare il lancio a domani, giovedì 15 febbraio. A comunicarlo sono state la Nasa e SpaceX, che hanno riferito di alcune difficoltà nella fase di rifornimento del metano prima della partenza. Il motivo del rinvio è stato “un’anomalia della temperatura del metano”. Se domani tutto procederà secondo i piani, e Odysseus decollerà dal Kennedy Space Center, in Florida, per dirigersi verso il polo sud lunare, Intuitive Machines potrebbe entrare nella storia come la prima impresa privata a portare un veicolo spaziale sul nostro satellite.

Poche ore dopo il lancio, si è verificato un guasto al sistema di propulsione del lander, che lo ha reso incapace di allunare. La navicella spaziale, chiamata ufficialmente Nova-C, è al momento ospitata all’interno del razzo Falcon 9 di SpaceX. Se il lancio di domani andrà a buon fine, il lander dovrà posarsi su una zona piana vicino al cratere Malapert A, a 10 gradi di latitudine dal polo sud lunare. La missione, chiamata IM-1, fa parte del programma Commercial Lunar Payload Services (Clps) della Nasa e della campagna Artemis e porta con sé esperimenti dell’agenzia spaziale statunitense, focalizzati su “interazioni tra getti di polvere e superficie, interazioni tra clima spaziale e superficie lunare, radioastronomia, tecnologie di atterraggio di precisione e comunicazione e navigazione per future tecnologie di navigazione autonoma”, dicono dalla Nasa.

L’obiettivo della missione, quindi, non è solo dimostrare che una compagnia privata può sbarcare sulla Luna, ma anche trasportare 6 carichi utili della Nasa e 5 carichi utili commerciali sulla superficie lunare. Quelli della Nasa comprendono strumenti scientifici e tecnologici che raccoglieranno dati su come i getti di gas dei propulsori interagiscono con la superficie lunare e alzano la polvere lunare. Inoltre, studieranno le interazioni radioastronomiche e climatiche spaziali con la superficie lunare, testeranno tecnologie di atterraggio di precisione. In generale, quindi, ci aiuteranno a capire meglio l’ambiente del nostro satellite, preparando il terreno per le future missioni degli astronauti Artemis.

Odysseus dovrà affrontare un percorso molto difficile, visto che i tre tentativi precedenti di altre società sono falliti. Questa, infatti, è la seconda missione Clps: la prima è stata a gennaio scorso con il lander Peregrine di Astrobotic, che ha avuto una perdita di carburante subito dopo il lancio, impedendogli di raggiungere la Luna. Gli altri due tentativi falliti sono stati con i lander Beresheet di SpaceIL e Hakuto-R di iSpace, entrambi distrutti. Se Odysseus riuscirà dove gli altri hanno fallito, il prossimo passo di Intuitive Machines sarà quello di mandare un altro lander, equipaggiato con una trivella per estrarre il ghiaccio sotterraneo, al polo sud lunare.

Tra le aziende che hanno collaborato con Intuitive Machines c’è poi Columbia, il marchio di abbigliamento sportivo, che ha adattato la sua tecnologia di isolamento termico per le giacche sportive per il lander lunare Nova-C. In particolare, è stata testata una tecnologia termo-riflettente, chiamata Omni-Heat™ Infinity, la cui parte dorata dovrà aiutare a isolare il lander lunare dalle temperature dello spazio.