Un viaggio nel mondo dei makers, un incontro organizzato da Eni per raccontare non solo l’energia che anima gli innovatori ma l’innovazione che c’è nel fare energia.

Fare o non fare, non c’è provare. Così il maestro Yoda, spiega a un giovane Luke Skywalker l’importanza di rimboccarsi le maniche e credere in ciò che si fa. Questo è anche lo spirito alla base di We Make, l’incontro organizzato alla Triennale di Milano da Eni, allo scopo di fare il punto sul futuro del settore energetico e nei più innovativi campi di ricerca.

Si è tratto di un’anticipazione dei temi che verranno affrontati nella prossima Maker Faire di Roma (14-16 ottobre), dove il cane a sei zampe presenterà il proprio portafoglio progettuale dedicato non solo al mondo delle rinnovabili, ma anche alle soluzioni IoT per domotica, sostenibilità, sicurezza, efficienza e sicurezza.

L’assunto di partenza, come sottolineato dalla professoressa del Politecnico di Milano Marinella Levi, è l’energia del fare, e cioè la necessità di dare un impatto diretto e reale senza fermarsi alla dimensione virtuale o digitale. Il ponte ideale tra i due mondi è la stampa 3D, che ha offerto all’ateneo la possibilità di svolgere ricerche open source a basso costo

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