A Berlino la nuova linea di computer: il commento di Auro Palomba

L’industria europea dei computer deve ritornare ad essere competitiva, in un settore ormai dominato dalle tecnologie e dai prodotti delle imprese giapponesi e americane. E l’Olivetti, che è l’unica ad essere in attivo nel settore, rappresenta la punta di diamante dello schieramento continentale. Questo è il messaggio lanciato a Berlino da Carlo De Benedetti, durante la presentazione di una nuova serie di Personal Computer portatili sviluppata dalla Olivetti Office. Berlino è stata scelta in quanto città “più significativa della nazione che deve essere la trave portante del processo di unificazione europeo. Qui – ha detto De Benedetti – i processi di integrazione economica e di aperture dei mercati hanno toccato concretamente la vita di tutti, cittadini e imprese”. L’Olivetti entra dunque in un nuovo settore. Il lancio di questo prodotto, che si chiama 01 (0 uno) comprende una famiglia modulare di “laptop” e una di “notebook”. “Da dodici anni – ha aggiunto il presidente dell’Olivetti – costruiamo macchine elettriche, e siamo diventati leader. Da nove facciamo Pc e siamo primi in Europa. Ora lanciamo questa nuova sfida, quella dei portatili, con l’obiettivo di arrivare al 10% del mercato.” In questo nuovo tipo di macchina, sviluppata con l’aiuto della tecnologia della Triumph Adler e costruita a Norimberga, l’Olivetti ha investito 15 milioni di dollari, e il fatturato previsto è di 300 miliardi. L’ingegnere nutre dunque grossa fiducia per quanto riguarda il futuro dell’Olivetti, nonostante l’industria del computer esca da un anno che entra di diritto tra i peggiori della storia: “Siamo qui per annunciare la nostra fiducia sul futuro del gruppo e dell’Europa”, ha detto, riservandosi poi qualche bordata per i rivali. L’Olivetti è infatti per De Benedetti l’unica ad essere in grado di fronteggiare la competizione europea. “Per questo escludiamo alleanze con partner continentali. Nessuno può infatti interessarci. Sarebbe invece possibile costruire qualcosa con gli americani, ma per ora non c’è nulla in piedi”. Vengono così smentite le voci di Borsa, mentre si conferma invece l’appetibilità di accordi nelle telecomunicazioni con la Stet: “Ci sarebbero molte aree di interesse comune. Anche qui non c’è però nulla (ma invece alcuni incontri fra le parti vi sarebbero già stati”. Nel frattempo, promosso dall’Unione degli industriali, si è costituito a Roma Infotekne, consorzio di imprese informatiche i cui obiettivi sono la promozione e il coordinamento di attività di ricerca per un valore stimato – per il primo triennio. fra i 15 e i 20 miliardi. Presidente di Infotekne è Paolo Angelucci (Cosmic); membri del direttivo: Domenico Mezzapesa (3 1); Bruno Piana (Cerved); Antonio Galasso (Datitalia Processing); Camillo Ferraresi (Isi); Lorenzo Paolini, (L. Paolini); Enrico Cipriani.

FONTE: Il Messaggero
AUTORE: Auro Palomba